Questo non è un articolo

Como, 2019. 

Questo non è un articolo, o meglio ancora direi che questo non è un articolo come quelli in cui finora vi siete imbattuti. 

A volte capita di aprire il frigorifero e di non trovare nulla a primo impatto; allo stesso modo a volte capita di accendere il pc, o di prendere il buon vecchio taccuino, e di non avere né idee né argomenti da trattare. Eppure sappiamo benissimo che abbiamo bisogno di mangiare per fornire energia e "mattoncini" al nostro corpo per poter vivere, così come è necessario scrivere per nutrire l'anima e informare il lettore, magari catturato da un titolo metafisico che tutto fa pensare tranne che all'alimentazione. 

Magari è proprio per questo che apre il link, curioso di scoprire cosa lo scrittore ha in serbo per lui.

La fantasia è uno strumento talvolta necessario in situazioni del genere, poiché consente di superare l'ostacolo dell'apparenza e trovare una soluzione alternativa, analogamente a ciò che la bicicletta – da sempre strumento in grado di alimentare il flusso di pensieri – è riuscita a fare oggi con me nel tragitto da casa alle poste e ritorno: difficilmente prendendo la macchina avrei richiesto al cuore di pompare un po' più di sangue del solito, ai muscoli della gambe di contrarsi più velocemente e con forza maggiore, al cervelletto di coordinare l'equilibrio nonostante il continuo sbilanciamento destra-sinistra; difficilmente avrei ossidato catene carboniose per produrre prima ATP e poi scinderlo, liberando di fatto l'energia necessaria ad andare avanti, pedalata dopo pedalata.

Grazie alla bici ho completato quella finestra di moto (il gioco di parole è casuale ma non troppo) quotidiano a bassa intensità che raccomanda l'Organizzazione Mondiale della Sanità per vivere più e meglio, ho ridotto l'impatto ambientale, ho incontrato lungo la via farfalle e api, insetti pronubi indicatori di qualità ambientale e senza i quali molta della biodiversità che tanto apprezziamo non esisterebbe, ma che oggi rischiano l'estinzione a causa dell'utilizzo crescente di fitofarmaci, delle monocolture, della frammentazione delle aree naturali.

Alla fine qualcosa sta venendo fuori in questo che si era proposto come un "non articolo", ma che spera venga colto come una sensibilizzazione riguardo la tutela ambientale e il proprio benessere psicofisico, mediante semplici accorgimenti spesso trascurati in favore della comodità: "festina lente" dicevano i latini, affrettati lentamente per godere di ciò che ti circonda.

Allo stesso modo, quando apri il frigo e non trovi ciò che vorresti, non prendere le prime cose che vedi ma pensa a quello di cui hai bisogno: è possibile fare un pasto completo, sano e nutriente con poco. Un cereale come pane, mais, riso (magari avanzato) o pasta, una scatoletta di legumi (ben sciacquata), tonno, o un po' di formaggio, una verdura e un giro di olio extravergine di oliva. Si può fare tanto, con poco.

P.S.: Mettete sempre il casco, anche se dovete andare dal panettiere. Prevenire è meglio che curare.

Fonti:

  • https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/notizie/il-ruolo-delle-api-per-l2019uomo-e-l2019ambiente
  • https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/lispra-e-la-biodiversita/articoli/le-api-sentinelle-dell2019inquinamento-ambientale
  • https://www.epicentro.iss.it/attivita_fisica/linee-guida-oms-2020

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