Malattie metaboliche: cosa sono e come prevenirle

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Spesso nel praticare il nostro lavoro di nutrizionisti ci troviamo di fronte a soggetti con un quadro clinico caratterizzato da problematiche concomitanti come ad esempio ipercolesterolemia, alterazione della glicemia, sovrappeso. Oggi parleremo in linea generale di quelle che sono le malattie metaboliche e quali sono i consigli pratici da poter attuare per prevenirle.

Le  malattie metaboliche possono essere distinte in:
  • malattie del metabolismo dei lipidi (grassi), quali ipercolesterolemie e ipertrigliceridemia;
  • malattie del metabolismo degli acidi urici (gotta);
  • malattie del metabolismo degli zuccheri (carboidrati), come iperglicemie e diabete;
  • malattie inerenti agli eccessi alimentari (obesità e sovrappeso).

Le raccomandazioni per questi pazienti non sono poi così diverse da quelle da far osservare alla popolazione generale per la prevenzione di malattie metaboliche, malattie cardiovascolari ed, anche, delle malattie cronico-degenerative. Bisogna, dunque, superare la concezione popolare secondo la quale la dieta di pazienti con tali patologie dovrebbe prevedere una serie di profonde, a volte estreme, modificazioni delle abitudini alimentari (come l'eliminazione dei carboidrati dalla dieta). Questo perché a lungo andare divengono abitudini insostenibili che, tra l'altro, non sono supportate da evidenze scientifiche. 
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Consigli pratici utili a prevenire le malattie metaboliche 

  • È opportuno consumare un'ampia varietà di cibi senza l'eliminazione di interi gruppi alimentari. L'apporto energetico dovrebbe essere mirato a prevenire o correggere sovrappeso e obesità.
  • È opportuno aumentare il consumo di frutta, verdura, legumi, frutta secca, pane e cereali integrali, pesce (soprattutto pesce azzurro).
  • I grassi saturi vanno ridotti e sostituiti con grassi mono e polinsaturi di origine vegetale; è utile mantenere l'introito energetico derivante dai grassi tra il 25-30% delle calorie totali (di cui 50% monoinsaturi, 25% polinsaturi e 25% saturi). Il colesterolo di origine alimentare dovrebbe essere mantenuto sotto i 300 mg/die.
  • Il consumo di sale dovrebbe essere ridotto a meno di 5 g/die, evitando quindi il sale aggiunto a tavola e quello utilizzato per la preparazione dei cibi dando preferenza a cibi freschi o surgelati che non contengono sale; molti cibi confezionati, incluso il pane di produzione industriale, contengono una quantità eccessiva di sale.
  • Va osservata una moderazione nel consumo di alcol (< 10-20 g/die per le donne e < 20-30 g/die per gli uomini), mentre i pazienti ipertrigliceridemici dovrebbero astenersi dal consumare bevande alcoliche.
  • Il consumo di bevande e cibi contenenti zuccheri, soprattutto le bibite, dovrebbe essere limitato, particolarmente in presenza di ipertrigliceridemia e/o sovrappeso.
  • Va effettuata attività fisica, ponendosi come obiettivo almeno 30 minuti di esercizio fisico regolare al giorno, personalizzato in base alle singole esigenze. 
  • L'uso e l'esposizione ai prodotti a base di tabacco va evitato.

Se ci seguite da un po’ sicuramente vi sarete accorti leggendo, che tali raccomandazioni altro non sono che i capisaldi della dieta mediterranea.

C'è una correlazione tra malattie metaboliche e malattie cardiovascolari? 

Le malattie cardiovascolari rappresentano le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità in Italia. La correlazione con le malattie metaboliche è dovuta al fatto che queste ultime rappresentano un fattore di rischio per la manifestazione di malattie cardiovascolari (come l'infarto acuto del miocardio, l'ictus ischemico ed emorragico). I fattori di rischio per malattie cardiovascolari possono essere modificabili (legati allo stile di vita) e non modificabili (legati all'età, sesso e familiarità). In quest'ottica, un paziente con un quadro clinico caratterizzato da un'alterazione della glicemia (pre-diabete) e obesità di III grado può manifestare problematiche di natura cardiovascolare a causa di tali patologie. 

Conclusioni

Adottare uno stile di vita caratterizzato da un'adeguata alimentazione (personalizzata per caso specifico) giusto tipo di attività fisica (personalizzata per caso specifico), è fondamentale nella terapia delle malattie metaboliche e nella prevenzione di quelle cardiovascolari. In presenza di queste patologie la dieta rappresenta il primo intervento terapeutico che viene intrapreso e, talvolta, risulta tanto efficace nel correggere le alterazioni metaboliche da evitare la terapia farmacologica.

Bibliografia

  • Mach F, Baigent C, Catapano AL, Koskinas KC, Casula M, Badimon L, Chapman MJ, De Backer GG, Delgado V, Ference BA, Graham IM, Halliday A, Landmesser U, Mihaylova B, Pedersen TR, Riccardi G, Richter DJ, Sabatine MS, Taskinen MR, Tokgozoglu L, Wiklund O; ESC Scientific Document Group. 2019 ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias: lipid modification to reduce cardiovascular risk. Eur Heart J. 2020 Jan 1;41(1):111-188.
  • Manuale di Nutrizione applicata, IV edizione, Idelson-Gnocchi, 2017

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