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Pressione bassa: sintomi, cause e come prevenirla in estate

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L’estate si avvicina e per alcune persone ciò è sinonimo di pressione bassa. In questo articolo andremo ad approfondire cosa si intende per pressione bassa, quali sono i sintomi, le cause e come è possibile prevenire tale condizione. Fonte: Freepik . Pressione bassa, sintomi e cause Per pressione bassa si intende una pressione con valori di pressione arteriosa massima (sistolica) al di sotto di 90 mmHg e con pressione arteriosa minima (diastolica) inferiore a 60 mmHg .  I sintomi più comuni possono essere:  stanchezza; debolezza muscolare; cefalea accompagnata da nausea; I sintomi aumentano in base a condizioni quali disidratazione, caldo, eccessiva perdita di liquidi (attraverso sudorazione o urine) e alcune patologie.  Altri sintomi, quali cute pallida e fredda, sudorazione, vertigini, annebbiamento della vista (lipotimia) o, nei casi più gravi, una transitoria completa perdita di coscienza (sincope), possono essere dovuti a movimenti repentini, come il passaggio da una posizione se

Malattie metaboliche: cosa sono e come prevenirle

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Fonte: Freepik Spesso nel praticare il nostro lavoro di nutrizionisti ci troviamo di fronte a soggetti con un quadro clinico caratterizzato da problematiche concomitanti come ad esempio  ipercolesterolemia , alterazione della glicemia, sovrappeso. Oggi parleremo in linea generale di quelle che sono le malattie metaboliche e quali sono i consigli pratici da poter attuare per prevenirle. Le  malattie metaboliche possono essere distinte in: malattie del metabolismo dei lipidi (grassi), quali ipercolesterolemie e ipertrigliceridemia; malattie del metabolismo degli acidi urici (gotta); malattie del metabolismo degli zuccheri (carboidrati), come iperglicemie e diabete; malattie inerenti agli eccessi alimentari (obesità e sovrappeso). Le raccomandazioni per questi pazienti non sono poi così diverse da quelle da far osservare alla popolazione generale per la prevenzione di malattie metaboliche, malattie cardiovascolari ed, anche, delle malattie cronico-degenerative. Bisogna, dunque, superare l

Un fiume di pensieri

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Fonte: Freepik È il 4 Gennaio e i sensi di colpa derivati dalle feste iniziano a farsi largo nella tua mente come un fiume in piena che ricopre tutto ciò che lo circonda. Starai pensando che sicuramente hai sbagliato a mangiare quella fetta di panettone o quel pezzo di lasagna in più. I pensieri sono così forti da farti cercare un metodo per risolvere la questione. “Digiuno per tre giorni? O vado a correre per 3h di fila?” Tante persone si trovano come te, hanno i tuoi stessi pensieri e le tue stesse paure. Proviamo ad analizzare la cosa. Ti è capitato di mangiare più pasti abbondanti per vari giorni consecutivi. È un dato di fatto e, come dice un vecchio detto, “non piangere sul latte versato”. Accettalo, perdonati, reagisci e riprendi le tue abitudini (sì, proprio in questo ordine). Non è successo niente di grave. Ricorda che, oltre alla salute fisica è altrettanto importante quella mentale e, sicuramente, i momenti passati assieme alla tua famiglia, ai tuoi amici, non fanno che ben

Piselli

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Fonte: Freepik "Il valore e l'utilità di ogni esperimento sono determinati dall'adeguatezza dei materiali in relazione con lo scopo per il quale sono usati, e quindi non può essere irrilevante quali piante sono prese in esame per l' esperimento e in che modo esso sia condotto".  Così affermava Gregor Johann Mendel , considerato il padre della genetica, il quale ha basato gran parte dei suoi esperimenti proprio sulle piante di pisello.  Mendel scelse le piantine di Pisum sativum per i suoi esperimenti non perché fosse interessato alla sue caratteristiche nutrizionali, ma perché erano piuttosto economiche, disponibili in diverse varietà, avevano un ciclo di crescita rapido e caratteri facilmente distinguibili. Origine e botanica Il pisello viene coltivato fin dal Neolitico e probabilmente affonda le proprie origini nell'India settentrionale. Oggigiorno è coltivato in tutto il mondo, in particolar modo nei paesi asiatici. Il pisello è una pianta annuale glabra

Barbabietola rossa

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Fonte: Freepik "Un tempo si credeva che lo zucchero si estraesse solo dalla canna da zucchero, ora se ne estrae quasi da ogni cosa; lo stesso per la poesia, estraiamola da dove vogliamo, perché è dappertutto" . Così recitava lo scrittore francese Gustave Flaubert nel XIX, autore del celebre romanzo "Madame Bovary", di cui non parleremo.  In effetti era il 1747 quando il chimico tedesco Andreas Sigismund Marggraf intuì come ricavare cristalli di zucchero dal succo di barbabietola. E chissà, forse ha intuito pure come estrarne la poesia, purtroppo non abbiamo opere che lo testimoniano. Voi invece avrete presagito che oggi parleremo di barbabietole. Botanica Esistono diversi tipi di barbabietola: da zucchero, da orto, da foraggio. Oggi vi descriveremo alcune delle caratteristiche della barbabietola rossa. Tratto inconfondibile della barbabietola rossa o rapa rossa è, appunto, il suo colore che cambia in base alla varietà, passando da un rosso chiaro ad un viola intens

Timing dei nutrienti e allenamento, parte 1

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Fonte: Freepik Il tempo è una dimensione fondamentale della nostra vita. Quale cosa più preziosa? Il tempo è il bene più grande che possiamo ricevere, regalare all'altro e a noi stessi. "È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante", scrive Antoine de Saint-Exupéry ne Il piccolo principe , racchiudendo in una frase il valore del tempo. Oggi, non so se avete capito, parliamo di tempo, quello da dedicare ai pasti.  Timing dei nutrienti, cos'è e a cosa serve Il "nutrient timing" ossia la frequenza con la quale si consumano i pasti, ha dimostrato avere un'influenza significativa nell'esercizio fisico. Per gli atleti è fondamentale in quanto permette di massimizzare l'efficienza nella ri-sintesi di glicogeno epatico e muscolare e nella sintesi proteica. Per tutti gli altri assume un ruolo secondario rispetto allo stile di vita, all'introito energetico, alla ripartizione di macro e micronutrienti e al programma

Glutammina, un aiuto per il sistema immunitario

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Fonte: Freepik Questa è la storia di un essenziale amminoacido non-essenziale. Già, perché la glutammina, uno dei 20 amminoacidi presenti in natura nonché il più abbondante nel corpo umano, è anche prodotta autonomamente dal nostro organismo e per questo ritenuta un amminoacido non-essenziale: tuttavia, sono molteplici le attività svolte dalla glutammina, riguardanti soprattutto il sistema immunitario, i meccanismi anti-ossidanti, l'integrità della barriera intestinale e le malattie cardiovascolari. Glutammina e sistema immunitario La glutammina è il nutrimento preferito delle cellule immunitarie, la principale fonte energetica (addirittura più del glucosio) che queste utilizzano quando si trovano "sotto stress": essa favorisce la proliferazione di linfociti e macrofagi, le sentinelle del sistema immunitario, e stimola la produzione di citochine. Inoltre, la glutammina rappresenta il precursore del glutatione, la molecola a maggior azione antiossidante del nostro organism

Antiossidanti e dove trovarli

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Fonte: Unsplash Quali sono i migliori antiossidanti estratti dalle piante? Ve lo diciamo subito, nel testo che state per leggere non troverete citati thé o cacao, se non un po' più a sinistra di queste parole: lo avete letto qualche secondo fa e ricordatevelo, perché è stata l'ultima volta. Da ora si comincia a scoprire qualcosa di nuovo, o forse no. Buona lettura, ci vediamo dopo. I migliori antiossidanti estratti da piante      Aglio nero fermentato ( Allium nigrum ) Il nome è ingannevole, perché si tratta in realtà del comune aglio bianco che viene però fatto fermentare per un periodo più o meno lungo (fino a 21 giorni) ad una temperatura compresa tra 60-90°C e umidità tra l'80-90%, assumendo di fatto una colorazione scura dovuta alla reazione di Maillard (chissà quante volte l'avrete già sentita, la caramellizzazione degli zuccheri e l'imbrunimento).  Ciò che ci interessa è però la variazione dei composti bioattivi all'interno dell'aglio, specialmente l&

Novel food e insetti: perché dovremmo mangiarli?

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Fonte:  Freepik Cosa ne pensate del consumo di insetti nella dieta quotidiana? E perché proprio ripugnanza associata a voltastomaco? Se ci seguite, sapete bene che nell'ultimo articolo abbiamo parlato dei novel food ; oggi parliamo in particolare di insetti. Consumare insetti è un'abitudine tipica di diverse etnie: Asia, Africa e Sud America sono i continenti che ne fanno il più largo utilizzo a livello culinario da molto tempo. Nonostante il mercato alimentare degli insetti si stia espandendo a vista d'occhio, l'Europa rimane ancora arretrata in tale ambito; ciò è avvalorato dall'opinione dei cittadini, i quali li associano a malattie, infezioni, sporcizia e scarse condizioni igieniche, ma anche da una cultura che non le appartiene.  Novel food e insetti, li provereste? In un sondaggio sul nostro profilo Instagram vi abbiamo chiesto di rispondere ad alcune domande, compreso se fosse disposti a provare mai la farina di insetti: la maggior parte delle persone ha ris

Novel food: dalle larve alla carne sintetica

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Fonte: Freepik È un'uggiosa domenica mattina di un ottobre non poi così lontano, e i suoni delle campane che enfatizzano l'arrivo del mezzogiorno si fanno più insistenti; dalla cucina si sente il borbottare dell'acqua che bolle, il coltello sul tagliere (chissà quali vittime ha trovato oggi), lo sfrigolio del soffritto, il tutto accompagnato da mormorii indistinti e dal profumo di pane appena sfornato. Per l'aperitivo preparerò alcune delle specialità di casa: crocchette di patate con larve di Tenebrio e cavallette fritte.  Se state pensando che non vorreste mai essere miei ospiti, non vi preoccupate, questi piatti non fanno ancora parte del menù di casa. Il Tenebrio molitor,  meglio conosciuto come "tarma della farina" o "tenebrione mugnaio", è il primo insetto ad aver ottenuto una valutazione completa, con parere positivo, da parte dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). Per la prima volta dal 2018, anno in cui è entrato in vi

Cavoli quanti benefici

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Cavoli, cavoletti, cavolfiori. Broccoli, rape, verze. I fiori con quattro petali disposti a croce, da cui il nome della famiglia, Cruciferae , oggi sostituito dal termine Brassicaceae , derivante dal celtico "bresic", ossia "cavolo". L'autunno è tuttavia una stagione del cavolo solo per sineddoche, perché sono molteplici gli effetti benefici apportati dal consumo di Brassicacee, al punto da meritarsi un articolo, proprio questo che state leggendo. Perché mangiare cavoli fa bene I benefici dei cavoli, ma anche dei broccoli, dei cavolfiori o delle verze, per dirne alcuni senza voler escluderne altri, sono numerosi e a lungo studiati dai ricercatori. Coltivati in ogni continente ad eccezione dell'Antartide, la famiglia delle Brassicacee deve il suo particolare gusto ed odore solforato, nonché i suoi effetti positivi, a quelle molecole chiamate glucosinolati e ai loro metaboliti, gli isotiocianati e gli indoli. In seconda battuta vi sono quindi i composti polife

La scelta del cibo tra qualità e convenienza

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 "Questo costa poco, quasi quasi lo prendo".  Inizia così l'articolo di oggi, come fossimo al supermercato con il carrello e un bigliettino in mano su cui è scritta la lista della spesa, un promemoria simbolico più che un elenco puntato da seguire. Inevitabilmente si finisce sempre per prendere qualcosa in più, raramente qualcosa in meno, perché altrimenti non avrebbe più senso studiare il marketing: siamo influenzabili da ciò che leggiamo sull'etichetta prima ancora che dal prodotto in sé e questo, a volte, ci porta a fare scelte più di istinto che di testa. Non che sia un problema tutto ciò, o almeno non lo è fintanto che le scelte "fuori dagli schemi" rimangano l'eccezione a conferma della regola e non viceversa. Insomma, una tantum va bene lasciarsi andare ad acquisti opinabili, però sarebbe il caso dedicare un po' di attenzione anche a ciò che si compra perché, se vale il detto di feuerbachiana memoria per cui "l'uomo è ciò che mangia&q