Progressione ambientale

Temperatura globale nel 1884 (credits: NASA/GISS)

Qualsiasi periodizzazione dell’allenamento è caratterizzata da una progressione; che sia di densità dello stimolo, di durata, di intensità, di volume. Nel nuoto, ad esempio, alcune sedute di allenamento sono focalizzate e/o contengono esercizi incentrati sulla progressione in termini di velocità esecutiva (aspetto qualificante l’intensità): l’obiettivo è quello di aumentare in maniera lineare la velocità, di evolvere
Apparentemente semplice, progredire in realtà presenta le sue difficoltà, legate a diverse variabili: si possono eseguire decrementi o incrementi troppo marcati di velocità che poi non possono essere mantenuti, oppure si può non essere in grado di modificare il proprio ritmo. In quest’ottica possiamo paragonare i 100 metri in progressione di velocità alla scrittura, tanto per dirne una. Ogni parola, ogni frase scritta qui ha un suo tempo, un suo spazio e permette di portare gradualmente al fulcro del discorso; di evolvere [la dimostrazione è data da questo articolo, che avrebbe dovuto trattare un altro argomento; ma la progressione è anche scoperta, cambiamento, ndr].

Lo stesso scopo, quello di evolvere, lo ha la Comunità Europea (CE) attraverso il “Green Deal europeo”: un insieme di iniziative proposte per la trasformazione graduale, appunto, dell’Unione Europea (UE) in un paese climaticamente neutrale entro il 2050.

Il cambiamento climatico è tangibile e dimostrato dal riscaldamento globale, conseguenza a sua volta con forte impatto sugli ecosistemi, sulla biodiversità, sulla vita; basti pensare che degli otto milioni di specie presenti sul pianeta, circa un milione è a rischio di estinzione, gli eventi meteorologici estremi come alluvioni, cicloni, incendi, scioglimento dei ghiacciai e delle calotte polari sono in continuo aumento.
Per riscaldamento globale si intende un aumento della temperatura superficiale media della Terra che, secondo uno studio condotto dagli scienziati del Goddard Institute for Space Studies (GISS) della NASA, è aumentata di poco più di 1° Celsius (2° Fahrenheit) dal 1880 al 2020. L’innalzamento è rilevante in quanto occorre una grande quantità di calore per aumentare di 1°C la temperatura delle acque, dell’atmosfera e quindi della Terra. Tale condizione è dovuta principalmente all’incremento, nell’ultimo secolo, dei gas serra ottenuti dalla combustione di combustibili fossili come petrolio e carbone.

Temperatura globale nel 2020 (credits: NASA/GISS)

Conseguenze del cambiamento climatico sull'alimentazione

Gli aumentati livelli di anidride carbonica (uno tra i principali gas ad effetto serra) hanno conseguenze sull’agricoltura: l'EPA (Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti) ha infatti evidenziato come una quantità elevata di CO2 possa sì aumentare la crescita delle piante, ma anche ridurre il valore nutritivo delle colture alimentari riducendo le concentrazioni di proteine ​​e minerali essenziali nella maggior parte delle specie vegetali, con possibili carenze nutrizionali nell'uomo.
Inoltre, l’aumento della temperatura può portare ad un superamento dei limiti di temperatura ottimale di crescita delle varie colture e quindi andare a ridurre la resa del raccolto, esito che si ha, tra l’altro, a seguito di condizioni meteorologiche estreme come inondazioni e alluvioni. Altra problematica legata al riscaldamento globale è che possono emergere nuove specie di parassiti e malattie che colpiscono piante, animali ed esseri umani, determinando nuovi rischi per la sicurezza alimentare e per la salute umana.

Il Green Deal europeo è la risposta a queste problematiche:

"Si tratta di una nuova strategia di crescita mirata a trasformare l'UE in una società giusta e prospera, dotata di un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva che nel 2050 non genererà emissioni nette di gas a effetto serra e in cui la crescita economica sarà dissociata dall'uso delle risorse".
(Commissione Europea, Bruxelles, 11 dicembre 2019)

La finalità di questa iniziativa è quella di proteggere la salute e il benessere dei cittadini dai rischi conseguenti ai cambiamenti ambientali. Tale progressione ambientale non potrà di certo essere attuata se tutti i cittadini non contribuiscono: ognuno nel suo piccolo può fare tanto.
Scegliere prodotti di stagione e a km 0, camminare o utilizzare una bici per spostarsi nei tragitti brevi, riciclare e fare la raccolta differenziata, piantare alberi o piante, sono solo alcune delle scelte con un impatto positivo sull’ambiente.

Allora, cosa aspettate? Siete pronti per questa progressione ambientale?


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