La scelta del cibo tra qualità e convenienza

 "Questo costa poco, quasi quasi lo prendo". 

Inizia così l'articolo di oggi, come fossimo al supermercato con il carrello e un bigliettino in mano su cui è scritta la lista della spesa, un promemoria simbolico più che un elenco puntato da seguire. Inevitabilmente si finisce sempre per prendere qualcosa in più, raramente qualcosa in meno, perché altrimenti non avrebbe più senso studiare il marketing: siamo influenzabili da ciò che leggiamo sull'etichetta prima ancora che dal prodotto in sé e questo, a volte, ci porta a fare scelte più di istinto che di testa. Non che sia un problema tutto ciò, o almeno non lo è fintanto che le scelte "fuori dagli schemi" rimangano l'eccezione a conferma della regola e non viceversa.

Insomma, una tantum va bene lasciarsi andare ad acquisti opinabili, però sarebbe il caso dedicare un po' di attenzione anche a ciò che si compra perché, se vale il detto di feuerbachiana memoria per cui "l'uomo è ciò che mangia", che poi altro non è che una versione più poetica della legge della conservazione della massa enunciato da Lavoisier per cui "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma", sarebbe anche il caso di sapere cosa stiamo andando a mangiare poiché questo è destinato a far parte di noi, in un certo senso. 

Altrettanto vero è che – adesso sfatiamo pure un mito secolare – la nostra capacità di metter su peso o di smaltire facilmente pranzi matrimoniali è dovuta per oltre il 60% non alla genetica ma al nostro stile di vita: già ve lo abbiamo detto ma ve lo ripetiamo, la dieta non riguarda solo il cibo ma anche il movimento e la vita sociale. Tutto fa brodo, e una gallina vecchia lo fa anche più buono. Non c'entra niente, andate  direttamente alla prossima riga senza passare per il via.

Fonte: Freepik

Qualità prezzo, come scegliere un alimento

Etichette "pulite" (con pochi ingredienti), ingredienti completamente o almeno parzialmente provenienti da agricoltura biologica o nel rispetto dell'ambiente e dell'animale, l'integrale anziché il raffinato: sono alcuni dei fattori che determinano una scelta da parte del consumatore consapevole, quello che legge le etichette e va oltre il mero valore commerciale; magari cerca il compromesso, sicuramente non prende il più economico solo perché costa meno degli altri. 

Gli studi relativi al legame tra qualità prezzo del prodotto sono molteplici e tutti concordi nell'affermare come individui con una maggiore educazione o con una certa stabilità economica abbiano anche una tendenza minore a sviluppare patologie che comprendono obesità o sovrappeso, ipertensione, diabete e malattie cardiocircolatorie, grazie ad una dieta più varia e con meno grassi, ingredienti raffinati e zuccheri aggiunti.
Dall'altra parte, è altresì vero che coloro i quali prestano maggiore attenzione ai prodotti in sconto tendono anche a limitare gli sprechi nell'ambiente domestico, così come è vero che non sempre i prodotti biologici, più costosi o, per esempio, senza glutine (questa è una storia che meriterebbe uno spazio a parte: se non siete intolleranti al glutine non comprateli), siano migliori dei corrispondenti prodotti più economici.

Il consiglio è quello di guardare sempre le etichette, preferire quelle con meno ingredienti possibili e qualitativamente migliori. Un altro consiglio è quello di chiedervi sempre:"Come farei io questa ricetta, se dovessi prepararla a casa?"

Se tutti o gran parte dei vostri ingredienti coincidono con quelli in etichetta, allora prendetelo; altrimenti, guardate meglio tra gli scaffali.  


    Bibliografia

  • Daniele Asioli, Jessica Aschemann-Witzel, Vincenzina Caputo, Riccardo Vecchio, Azzurra Annunziata, Tormod Næs, Paula Varela, Making sense of the "clean label" trends: A review of consumer food choice behavior and discussion of industry implications, Food Research International, volume 99, part 1, 2017, pages 58-71.
  • Jessica Aschemann-Witzel, Jacob Haagen Jensen, Mette Hyldetoft Jensen, Viktorija Kulikovskaja, Consumer behaviour towards price-reduced suboptimal foods in the supermarket and the relation to food waste in households, Appetite, volume 116, 2017, pages 246-258.
  • Daniel Alvarez, Aseel El Zein, Melissa Vilaro, Sarah Colby, Karla Shelnutt, Wenjun Zhou, Melissa Olfert, Tanya Horacek, Geoffrey Greene, Carol Byrd-Bredbenner, Jesse Morrell, Adrienne White, Tandalayo Kidd, Onikia Brown, Kendra Kattelmann, Anne Mathews, P137 Food Insecure Students Identify Price as the Most Important Determinant of Their Food Choices, Journal of Nutrition Education and Behavior, volume 51, issue 7, supplement, 2019, page S94.
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