Olio di cocco: proprietà reali o immaginarie?

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Per il suo alto contenuto di acidi grassi saturi (92%), l'olio di cocco è sempre stato classificato (spoiler: lo è ancora), insieme al burro, all'olio di palma e ai grassi animali, come fonte di grassi saturi da consumare a bassi livelli nella dieta. Ciononostante, la vendita e il consumo di olio di cocco è aumentato a dismisura negli ultimi anni. Il perché è da ricercare nelle strategie di marketing che lo idolatrano decantandone numerosi benefici e da "professionisti sanitari" che seguono la corrente. Si dice che (che già come partenza non è delle migliori) l'olio di cocco abbia potere sulla perdita di peso, sul benessere cardiovascolare e sul controllo glicemico. Forse se ne dicono altre, ma all'orecchio ci sono arrivate solo queste informazioni. Se ne conoscete altre, scrivetele nei commenti, saremo lieti di imparare cose nuove, vere o false che siano. 

Olio di cocco, che cos'é?

L'olio di cocco è un olio estratto dalla copra o polpa del cocco. Possiamo distinguere diverse tipologie di olio di cocco: 
  • lolio di cocco grezzo o crudo, ricavato dalla polpa e indirizzato a successiva raffinazione;
  • l'olio di cocco raffinato, deodorato e decolorato. Ha un colore giallo ed è inodore;
  • l'olio di cocco vergine destinato all'utilizzo cosmetico e alimentare. Tipicamente ricavato dalla polpa non essiccata o dal latte, è incolore e ha un forte odore di cocco.
Quest'ultimo contiene quantità maggiori di alcuni nutrienti (es. vitamina E) e composti bioattivi quali i polifenoli. 

L'olio di cocco: proprietà reali o immaginarie? 

Gli studi scientifici hanno dimostrato che: 
  • rispetto agli altri olii vegetali, il consumo di olio di cocco o la sua integrazione aumenta significativamente i livelli sierici di colesterolo totale, LDL e HDL;
  • l'assunzione di olio di cocco ha fallito come strategia di perdita di peso;
  • l'assunzione di olio di cocco durante i pasti sembra essere associata a una ridotta risposta insulinica post-prandiale, con conseguente lieve aumento della risposta glicemica. 

Conclusioni

Nessuno studio ha dimostrato che l'assunzione di olio di cocco porti ad un miglioramento del profilo lipidico e ad una diminuzione del rischio cardiovascolare, ma al contrario le evidenze scientifiche parlano di un effetto avverso in tal senso. Pertanto tale articolo non supporta le affermazioni popolari che dichiarano che l'assunzione quotidiana di l'olio di cocco riduca il rischio di malattie cardiovascolari, migliori il controllo glicemico e che sia utile come strategia di perdita di peso. Se si desidera includere l'olio di cocco nella dieta questo dovrebbe essere limitato, come tutti gli altri alimenti con maggior presenza di acidi grassi saturi, ad una quantità inferiore al 10% delle calorie totali  come indicato dalle linee guida per una sana alimentazione (CREA).


Fonti:
  • Sankararaman S, Sferra TJ. Are We Going Nuts on Coconut Oil? Curr Nutr Rep. 2018 Sep;7(3):107-115. 
  • Santos HO, Howell S, Earnest CP, Teixeira FJ. Coconut oil intake and its effects on the cardiometabolic profile - A structured literature review. Prog Cardiovasc Dis. 2019 Sep-Oct;62(5):436-443.
  • Eyres L, Eyres MF, Chisholm A, Brown RC. Coconut oil consumption and cardiovascular risk factors in humans. Nutr Rev. 2016 Apr;74(4):267-80.

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