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È nato prima l'uovo o la gallina?

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Fonte: Freepik Il dilemma sull'ordine temporale degli eventi ci affligge tutt'ora ed è destinato a continuare per chissà quanto altro tempo: dopotutto, ciò che rende affascinanti le cose è quel velo di mistero che le avvolge e che non dovrebbe mai essere scoperto, affinché la curiosità permanga intatta. Tuttavia, per la scienza  –  sempre cinica e spietata di fronte ai sogni e ai sognatori  –  una risposta esiste già ed è anche piuttosto scontata (per loro, uomini pratici e concreti): a nascere prima fu l'uovo, ben 300 milioni di anni fa, mentre "solo" 8000 anni fa da quell'uovo uscì una gallina. Insomma, una storia senza storia ed un mistero risolto.  Detto ciò, avete tutto il diritto di continuare a pensare che sia nata prima la gallina dell'uovo, così come potete continuare a pensare che il vaccino non sia utile: ciò non significa che avete ragione, sappiatelo.  Adesso però parliamo di uova, dato che siamo entrati nella Settimana Santa (ma niente uova d

Crêpe con soli tre ingredienti

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Suona la sveglia. Il rumore rimbomba nella stanza rompendo il silenzio all'improvviso. È mattina ed è ora di iniziare una nuova giornata, ma ci vuole coraggio ad alzarsi dal letto; l'unico pensiero che facilita questo arduo compito è l'odore del caffè e l'idea di una salutare e gustosa crêpe in attesa di essere preparata. Quante volte vi è successo che l'unica forza per alzarvi dal letto fosse il pensiero della colazione? La ricetta di oggi è semplice, anche perché non siamo chef e diciamocelo chiaramente, nessuno appena alzato ha voglia di districarsi tra i fornelli solamente per rifornire il cervello di zucchero. Quindi via, partiamo con le crêpes con soli tre ingredienti: gusto semplice e avvolgente (sembra una pubblicità ma no, non lo è).  Crêpe con soli tre ingredienti: la ricetta Iniziate subito a preparare gli ingredienti per l'impasto: uova, farina e latte. Già da questo avrete capito che non si tratta delle classiche crêpes francesi piene di burro (sia

Frutta a guscio, semi oleosi e olive: 30 grammi di benessere

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Credits: Freepik Se fossimo degli alpinisti e questo foglio bianco fosse una montagna, ci troveremmo a metà della scalata, con le mani in appoggio su delle sporgenze e i piedi ben adesi a qualche roccia, in cerca di equilibrio. Perché sì, con questo articolo siamo arrivati a metà della piramide alimentare; il momento riservato alla frutta a guscio , ai semi  oleosi e alle olive .  La frutta a guscio è un insieme di alimenti che comprende noci, nocciole, mandorle, pistacchi, pinoli, anacardi; i semi oleosi includono i semi di girasole, di lino, di papavero, di chia, di zucca, di sesamo; le olive invece sono il frutto dell’olivo, di cui possiamo ritrovare cultivar differenti a seconda della zona (solo in Italia se contano addirittura 538 , tra cui  taggiasca, moraiolo, leccino, ogliarola, nocellara ). Viene da domandarsi come mai questi alimenti, così apparentemente differenti tra di loro, occupino il medesimo posto nella piramide. Non c’era più posto per la categoria “alim

Fiorivano le viole

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Non ce ne voglia Rino Gaetano, ma l'arrivo della primavera è alle porte e così gli angoli ombreggiati dei prati iniziano a tingersi di viola, nella ciclicità naturale delle stagioni. Nei campi si vanno largo spinaci e rucola, che andrà così a sostituire i ben più coriacei "fratelli" cavoli. Gli alberi del sud-Italia sono invece addobbati di profumate palle gialle e arancioni, gli agrumi. Infine, un po' dimenticata come nel destino di tutto le cose semplici, la mentuccia e il finocchietto tornano a fare capolino con il loro aroma fresco nell'umidità del sottobosco.  Oggi ci sentiamo un po' Guglielmo d'Aquitania, «È tempo, dunque, che ognuno si tragga presso a quel che più brama»  Pronti per una insalatona freschissima, nel pieno rispetto della stagionalità e del riciclo? Insalata con finocchi, arance, feta e olive greche: la ricetta INGREDIENTI rucola qb spinacino fresco qb gambi e barba di n.1 finocchi (sì, le parti che solitamente vengono scartate) 1 aran

Le spezie, l'anima dei piatti

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Credits: Freepik I latini identificavano nell' anima (da non confondere con l' animus , ovvero l'intelletto e le emozioni) il soffio vitale, ciò che dava vita al corpo per poi abbandonarlo, dopo la morte.  Probabilmente incuriosito da questa teoria, agli inizi del '900 il fisico MacDougall decise così di dimostrare che anche l'anima avesse un peso, quantificandolo dopo una serie di misurazioni in 21,3 grammi.  Poco, direte voi; tre cucchiaini pieni, vi diciamo noi: gli stessi che, colmi di spezie , utilizziamo per dare vita ai nostri piatti. Le spezie, gli insaporitori per eccellenza (al posto del sale) Non è un caso se le spezie siano inserite a metà della piramide alimentare della dieta mediterranea, utilizzate come insaporitori ma in grado di conferire, oltre al gusto , anche colore ed aroma al piatto. Il loro ruolo è anche quello di sostituire e quindi limitare il consumo giornaliero di sale, che dovrebbe attestarsi al di sotto di 5 grammi ma che invece super