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Timing dei nutrienti e allenamento, parte 1

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Fonte: Freepik Il tempo è una dimensione fondamentale della nostra vita. Quale cosa più preziosa? Il tempo è il bene più grande che possiamo ricevere, regalare all'altro e a noi stessi. "È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante", scrive Antoine de Saint-Exupéry ne Il piccolo principe , racchiudendo in una frase il valore del tempo. Oggi, non so se avete capito, parliamo di tempo, quello da dedicare ai pasti.  Timing dei nutrienti, cos'è e a cosa serve Il "nutrient timing" ossia la frequenza con la quale si consumano i pasti, ha dimostrato avere un'influenza significativa nell'esercizio fisico. Per gli atleti è fondamentale in quanto permette di massimizzare l'efficienza nella ri-sintesi di glicogeno epatico e muscolare e nella sintesi proteica. Per tutti gli altri assume un ruolo secondario rispetto allo stile di vita, all'introito energetico, alla ripartizione di macro e micronutrienti e al programma

Glutammina, un aiuto per il sistema immunitario

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Fonte: Freepik Questa è la storia di un essenziale amminoacido non-essenziale. Già, perché la glutammina, uno dei 20 amminoacidi presenti in natura nonché il più abbondante nel corpo umano, è anche prodotta autonomamente dal nostro organismo e per questo ritenuta un amminoacido non-essenziale: tuttavia, sono molteplici le attività svolte dalla glutammina, riguardanti soprattutto il sistema immunitario, i meccanismi anti-ossidanti, l'integrità della barriera intestinale e le malattie cardiovascolari. Glutammina e sistema immunitario La glutammina è il nutrimento preferito delle cellule immunitarie, la principale fonte energetica (addirittura più del glucosio) che queste utilizzano quando si trovano "sotto stress": essa favorisce la proliferazione di linfociti e macrofagi, le sentinelle del sistema immunitario, e stimola la produzione di citochine. Inoltre, la glutammina rappresenta il precursore del glutatione, la molecola a maggior azione antiossidante del nostro organism

Gli spazi blu fanno bene alla salute

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Lago Trasimeno (PG) Da piccoli durante un viaggio in macchina, di quelli lunghi dove la destinazione non era mai direttamente proporzionale alle ore di tragitto, avete mai giocato all' associazione di parole ? Funziona così: il primo giocatore (di solito quello che non riesce a star quieto e rilassato) dice una parola, ad esempio "cielo", il secondo ne deve dire un'altra che abbia un collegamento con la precedente, deve essere la prima parola che gli viene in mente, ad esempio "nuvole". Si continua così fino a quando ci sono giocatori disposti ad assecondare l'inquietudine del primo. Proviamo a fare lo stesso gioco, la parola è "blu". Quali sono le prime parole che vi vengono in mente? Proviamo ad indovinare:"oceano, mare, Alessandro Baricco"? Il mare non è sempre stato blu Oltre ad essere un ottimo passatempo, il gioco richiama una tecnica utilizzata in psicoanalisi introdotta da Freud nell'opera "L’interpretazione dei sog

Antiossidanti e dove trovarli

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Fonte: Unsplash Quali sono i migliori antiossidanti estratti dalle piante? Ve lo diciamo subito, nel testo che state per leggere non troverete citati thé o cacao, se non un po' più a sinistra di queste parole: lo avete letto qualche secondo fa e ricordatevelo, perché è stata l'ultima volta. Da ora si comincia a scoprire qualcosa di nuovo, o forse no. Buona lettura, ci vediamo dopo. I migliori antiossidanti estratti da piante      Aglio nero fermentato ( Allium nigrum ) Il nome è ingannevole, perché si tratta in realtà del comune aglio bianco che viene però fatto fermentare per un periodo più o meno lungo (fino a 21 giorni) ad una temperatura compresa tra 60-90°C e umidità tra l'80-90%, assumendo di fatto una colorazione scura dovuta alla reazione di Maillard (chissà quante volte l'avrete già sentita, la caramellizzazione degli zuccheri e l'imbrunimento).  Ciò che ci interessa è però la variazione dei composti bioattivi all'interno dell'aglio, specialmente l&

Novel food e insetti: perché dovremmo mangiarli?

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Fonte:  Freepik Cosa ne pensate del consumo di insetti nella dieta quotidiana? E perché proprio ripugnanza associata a voltastomaco? Se ci seguite, sapete bene che nell'ultimo articolo abbiamo parlato dei novel food ; oggi parliamo in particolare di insetti. Consumare insetti è un'abitudine tipica di diverse etnie: Asia, Africa e Sud America sono i continenti che ne fanno il più largo utilizzo a livello culinario da molto tempo. Nonostante il mercato alimentare degli insetti si stia espandendo a vista d'occhio, l'Europa rimane ancora arretrata in tale ambito; ciò è avvalorato dall'opinione dei cittadini, i quali li associano a malattie, infezioni, sporcizia e scarse condizioni igieniche, ma anche da una cultura che non le appartiene.  Novel food e insetti, li provereste? In un sondaggio sul nostro profilo Instagram vi abbiamo chiesto di rispondere ad alcune domande, compreso se fosse disposti a provare mai la farina di insetti: la maggior parte delle persone ha ris