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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

È nato prima l'uovo o la gallina?

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Fonte: Freepik Il dilemma sull'ordine temporale degli eventi ci affligge tutt'ora ed è destinato a continuare per chissà quanto altro tempo: dopotutto, ciò che rende affascinanti le cose è quel velo di mistero che le avvolge e che non dovrebbe mai essere scoperto, affinché la curiosità permanga intatta. Tuttavia, per la scienza  –  sempre cinica e spietata di fronte ai sogni e ai sognatori  –  una risposta esiste già ed è anche piuttosto scontata (per loro, uomini pratici e concreti): a nascere prima fu l'uovo, ben 300 milioni di anni fa, mentre "solo" 8000 anni fa da quell'uovo uscì una gallina. Insomma, una storia senza storia ed un mistero risolto.  Detto ciò, avete tutto il diritto di continuare a pensare che sia nata prima la gallina dell'uovo, così come potete continuare a pensare che il vaccino non sia utile: ciò non significa che avete ragione, sappiatelo.  Adesso però parliamo di uova, dato che siamo entrati nella Settimana Santa (ma niente uova d

Crêpe con soli tre ingredienti

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Suona la sveglia. Il rumore rimbomba nella stanza rompendo il silenzio all'improvviso. È mattina ed è ora di iniziare una nuova giornata, ma ci vuole coraggio ad alzarsi dal letto; l'unico pensiero che facilita questo arduo compito è l'odore del caffè e l'idea di una salutare e gustosa crêpe in attesa di essere preparata. Quante volte vi è successo che l'unica forza per alzarvi dal letto fosse il pensiero della colazione? La ricetta di oggi è semplice, anche perché non siamo chef e diciamocelo chiaramente, nessuno appena alzato ha voglia di districarsi tra i fornelli solamente per rifornire il cervello di zucchero. Quindi via, partiamo con le crêpes con soli tre ingredienti: gusto semplice e avvolgente (sembra una pubblicità ma no, non lo è).  Crêpe con soli tre ingredienti: la ricetta Iniziate subito a preparare gli ingredienti per l'impasto: uova, farina e latte. Già da questo avrete capito che non si tratta delle classiche crêpes francesi piene di burro (sia

Frutta a guscio, semi oleosi e olive: 30 grammi di benessere

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Credits: Freepik Se fossimo degli alpinisti e questo foglio bianco fosse una montagna, ci troveremmo a metà della scalata, con le mani in appoggio su delle sporgenze e i piedi ben adesi a qualche roccia, in cerca di equilibrio. Perché sì, con questo articolo siamo arrivati a metà della piramide alimentare; il momento riservato alla frutta a guscio , ai semi  oleosi e alle olive .  La frutta a guscio è un insieme di alimenti che comprende noci, nocciole, mandorle, pistacchi, pinoli, anacardi; i semi oleosi includono i semi di girasole, di lino, di papavero, di chia, di zucca, di sesamo; le olive invece sono il frutto dell’olivo, di cui possiamo ritrovare cultivar differenti a seconda della zona (solo in Italia se contano addirittura 538 , tra cui  taggiasca, moraiolo, leccino, ogliarola, nocellara ). Viene da domandarsi come mai questi alimenti, così apparentemente differenti tra di loro, occupino il medesimo posto nella piramide. Non c’era più posto per la categoria “alim

Fiorivano le viole

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Non ce ne voglia Rino Gaetano, ma l'arrivo della primavera è alle porte e così gli angoli ombreggiati dei prati iniziano a tingersi di viola, nella ciclicità naturale delle stagioni. Nei campi si vanno largo spinaci e rucola, che andrà così a sostituire i ben più coriacei "fratelli" cavoli. Gli alberi del sud-Italia sono invece addobbati di profumate palle gialle e arancioni, gli agrumi. Infine, un po' dimenticata come nel destino di tutto le cose semplici, la mentuccia e il finocchietto tornano a fare capolino con il loro aroma fresco nell'umidità del sottobosco.  Oggi ci sentiamo un po' Guglielmo d'Aquitania, «È tempo, dunque, che ognuno si tragga presso a quel che più brama»  Pronti per una insalatona freschissima, nel pieno rispetto della stagionalità e del riciclo? Insalata con finocchi, arance, feta e olive greche: la ricetta INGREDIENTI rucola qb spinacino fresco qb gambi e barba di n.1 finocchi (sì, le parti che solitamente vengono scartate) 1 aran

Le spezie, l'anima dei piatti

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Credits: Freepik I latini identificavano nell' anima (da non confondere con l' animus , ovvero l'intelletto e le emozioni) il soffio vitale, ciò che dava vita al corpo per poi abbandonarlo, dopo la morte.  Probabilmente incuriosito da questa teoria, agli inizi del '900 il fisico MacDougall decise così di dimostrare che anche l'anima avesse un peso, quantificandolo dopo una serie di misurazioni in 21,3 grammi.  Poco, direte voi; tre cucchiaini pieni, vi diciamo noi: gli stessi che, colmi di spezie , utilizziamo per dare vita ai nostri piatti. Le spezie, gli insaporitori per eccellenza (al posto del sale) Non è un caso se le spezie siano inserite a metà della piramide alimentare della dieta mediterranea, utilizzate come insaporitori ma in grado di conferire, oltre al gusto , anche colore ed aroma al piatto. Il loro ruolo è anche quello di sostituire e quindi limitare il consumo giornaliero di sale, che dovrebbe attestarsi al di sotto di 5 grammi ma che invece super

Pasta frolla all'olio di oliva (senza burro)

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Crostata di mele con pasta frolla all'olio di oliva. Non c'è cosa più buona della pasta frolla e su questo non ci piove. La pasta frolla è un evergreen  della cucina, nonostante abbia origini molto antiche: la prima ricetta trascritta della quale abbiamo testimonianze in Italia è dovuta a Bartolomeo Scappi e alla sua Opera  (sì, è proprio il nome del libro). Bartolomeo Scappi nasce intorno al 1500 e muore il 13 Aprile del 1577; è stato il cuoco più famoso del Rinascimento in Italia, il primo a riordinare il grande patrimonio gastronomico del nostro Paese e probabilmente l'ispiratore della cucina francese. Nel suo trattato di cucina, oltre alla ricetta della pasta frolla, ce ne sono tante altre che testimoniano le tradizioni e le abitudini culinarie dei nostri antenati. Alcune illustrazioni tratte dall' Opera , Bartolomeo Scappi, 1570, Venezia. Noi non saremo Bartolomeo Scappi e nemmeno Iginio Massari, ma oggi vorremmo proporvi una variante della pasta frolla originale,

Olio extravergine di oliva, l'oro verde della dieta mediterranea

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Credits:  Freepik Conoscete la differenza tra uomini civili e barbari ? Il primo elemento che distingue l'uomo civilizzato dalle bestie e dai barbari è nel sistema di valori elaborato dal mondo greco e romano, quello della convivialità.  Mangiare insieme non solo per fame, ma per trasformare un bisogno primario in un'occasione di socialità.  Anche i barbari mangiavano insieme, ma non avevano regole. Nel mondo classico il banchetto diviene un simbolo di identità del gruppo e il cibo stesso diventa un segno di civiltà ; in particolare la triade " pane, vino, olio"  diviene il simbolo di una popolazione in grado di realizzare le proprie risorse con processi di lavorazione complessi. Ed oggi vorrei parlarvi dell'olio, l'oro verde, simbolo non solo del mondo antico, ma anche della dieta mediterranea. L'olio extravergine di oliva, principale fonte di grassi nella dieta mediterranea La letteratura scientifica è ricca di evidenze che si riferiscono ad effetti

Yogurt fatto in casa

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Credits: Freepik L'ultima volta abbiamo parlato di latte e derivati , quindi oggi perché non proporre una ricetta facile facile per preparare uno yogurt fai da te? La ricetta è molto semplice e viene direttamente dal quaderno di Microbiologia alimentare , una delle materie seguite durante il percorso di studi magistrale: questo per dire che qualora non dovesse funzionare, potete contattare direttamente il professore. Ora che ce ne siamo lavati le mani (di questi tempi è sempre bene farlo), possiamo passare alla ricetta per uno yogurt fatto in casa. Yogurt fai da te, la ricetta INGREDIENTI Un barattolo vuoto da 1 litro Yogurt bianco intero di Merano 1 litro di latte intero La preziosa fonte per la ricetta dello yogurt fatto in casa. Procedimento: Versate 3-4 cucchiai di yogurt bianco intero (il prof ci consigliò quello di Merano , ma se non lo trovate potete sceglierne un altro purché sia intero ) all'interno del barattolo vuoto, quindi unite 250 ml di latte intero a temperatura

Il latte e i suoi derivati: alla scoperta del nostro primo alimento

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Credits: Freepik Se ti chiedessero di indicare un alimento completo, cosa risponderesti? No, non è un trabocchetto ma solo uno spunto di riflessione, per capire meglio che in natura tutto fila molto più liscio di quanto potremmo pensare, perché tutto mira ad una semplice cosa: funzionare bene – cosa che molto spesso noi organismi pluricellulari dotati di pensiero non siamo in grado di fare.  Così oggi parliamo del primo alimento che ci nutre fin dalla nascita (bella la parola alimento, "ciò che fa crescere" ), nonché dei suoi prodotti: sì, esattamente, l'argomento del giorno è il latte e i suoi derivati. Latte e derivati, ciò che ci fa crescere Bere latte aiuta a crescere e rende le ossa forti . Sembra uno spot pubblicitario o forse lo è o lo è stato, così questo non è altro che un ricordo inconscio (scusate il giro di parole, ma è la dimostrazione di quanto affermato alla quarta riga).  Adesso però parliamo del latte , che quando non specificato si riferisce per legge al